Molto probabilmente anche il 2022 farà segnare il record di tempo speso sul web da parte degli utenti internet di tutto il mondo.

In un mondo iper-connesso, con un numero sempre crescente di servizi “translati” dal fisico al digitale, risulta cruciale che il tuo sito web sia ottimizzato al massimo, per consentire ai visitatori di navigarlo con soddisfazione, il più a lungo possibile.

Ma una durata di visita elevata non deve essere considerata sempre un indice positivo.

Di certo desideri che gli utenti del tuo sito vi rimangano a lungo perché si stanno godendo un contenuto o un’esperienza interattiva, non perché non riescono a trovare le informazioni che stanno cercando o per problemi tecnici che gli impediscono di completare un’azione specifica, come ad esempio concludere un acquisto.

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Tempo medio sulla pagina

Secondo il rapporto 2021 Digital Experience Benchmark di Contentsquare, il tempo medio sulla pagina calcolato sui siti web di aziende appartenenti a qualsiasi industry è di 54 secondi. Puoi usare questo numero come punto di riferimento, ma non è detto che questo valore sia ottimale per il tuo sito web.

Come le visualizzazioni di pagina, la frequenza di rimbalzo e altre metriche di digital analytics, il tempo medio sulla pagina è contestuale. Ciò che può considerarsi “buono” dipende dalla tipologia del sito web, dal settore in cui operi e dalla pagina che stai monitorando, tra molti altri fattori.

Nel rapporto di Contentsquare sono stati analizzati i dati da oltre 20 miliardi di sessioni utente da tutto il mondo, tracciando il tempo medio sulla pagina di siti web appartenenti ad aziende attive in 10 settori differenti, riscontrando differenze sostanziali.

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I siti B2B, ad esempio, hanno registrato il tempo medio sulla pagina più alto, con 1,37 minuti. Un valore di 20 secondi superiore rispetto alla media degli altri settori. I siti di aziende operanti nelle industry dell’alimentare e dell’energia hanno fatto segnare un dato decisamente diverso, con un tempo medio trascorso in pagina di 44 secondi.

Questa differenza di valori sottolinea l’importanza di utilizzare i valori di riferimento sempre con estrema cautela, riferendosi comunque sempre ai valori specifici della industry a cui appartiene la propria attività.

Il tempo medio sulla pagina è influenzato in larghissima misura anche anche dal tipo di contenuto presente sulla pagina: tipicamente i post dei blog registrano tempi molto più alti delle pagine vetrina o delle homepage.

Un tempo di permanenza elevato su queste tipologie di pagina indica che il contenuto è pertinente, facilmente comprensibile, leggibile e mirato al pubblico giusto.

Sulle Landing Page e sulle pagine di Checkout degli e-commerce, tuttavia, un tempo maggiore sulla pagina potrebbe rivelare una qualche tipologia di ostacolo alla conversione: la pagina potrebbe essere lenta a caricarsi oppure i form e le CTA potrebbero creare confusione nell’utente.

Durata media della visita

La durata media della visita, come il tempo medio trascorso sulla pagina, dipende da molti fattori diversi: il settore, il tipo di sito Web e persino il dispositivo utilizzato dagli utenti influiscono significativamente su questa media.

Per calcolare la durata media della permanenza dei visitatori sull’intero sito Web anziché sulle singole pagine Web, un sistema di web analytics come ShinyStat calcola il tempo di permanenza medio sul sito.

Per farlo il sistema inizia a contare la durata di una visita dal momento in cui l’utente arriva su un sito fino a quando l’utente esce o è inattivo per un periodo di tempo predeterminato. Una visita può potenzialmente durare fino a 30 minuti senza che un utente interagisca in alcun modo con la pagina, prima di scadere.

Di conseguenza le visite possono consistere in un utente che visualizza una singola pagina o più pagine e può variare da pochi secondi a più di un’ora. In ShinyStat la durata media della visita è calcolata come: durata totale di tutte le visite (in secondi) / numero di visite.

Ne consegue una differenza fondamentale tra il tempo medio sulla pagina e la durata media della visita: mentre il tempo medio sulla pagina esclude le visite che terminano con uscite o rimbalzi, la durata media della visita conta tutti i rimbalzi come zero secondi. Ciò può ridurre significativamente la durata media della visita se il tuo sito Web ha una frequenza di rimbalzo elevata.

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Come migliorare la durata media della visita

Ridurre il tempo di caricamento:

Migliorare la velocità del sito può aiutare a ridurre la frequenza di rimbalzo e di conseguenza influire positivamente sulla durata media della visita.

Per i dispositivi mobile, si stima che un miglioramento della velocità di appena un decimo di secondo possa portare a una significativa diminuzione del bounce rate complessivo del sito. Segnatamente: -0,6% per la homepage, -5,7% per le pagine di listing prodotto, -1,9% per le pagine di dettaglio prodotto.

Ottimizzare la navigazione:

Una navigazione semplice e immediata consente ai visitatori di trovare rapidamente e facilmente le informazioni che stanno cercando, come un post di un blog o il prezzo di un prodotto. Di conseguenza una buona struttura alla base del sito web può influire significativamente sul tempo di permanenza degli utenti.

Per questo motivo, quando si progetta un menù di navigazione sarebbe sempre buona norma:

• Inserire gli elementi più importanti all’inizio del menu;

• Utilizzare etichette di navigazione in linea con il tipo di attività e ottimizzate per la SEO;

• Includere una casella di ricerca.

• Aggiungere link di navigazione nell’intestazione, nella barra laterale e nel footer del sito;

Utilizzare immagini e video

L’aggiunta di contenuti multimediali, come immagini, video e infografiche, è un ottimo modo per migliorare la leggibilità dei contenuti. Questi elementi non solo suddividono il testo in porzioni più intelligibili, ma consentono di illustrare concetti anche molto complessi, semplicemente, migliorando l’esperienza complessiva dell’utente e incoraggiandolo a rimanere sulla pagina più a lungo.

Utilizzare layer in exit intent

Come descritto in questo post, l’utilizzo degli exit intent layers con una tecnologia di marketing automation on-site come ShinyEngage può aiutare a migliorare la durata media della visita, prevenendo il bounce rate. Offrire uno sconto, un contenuto esclusivo o una promo di valore nel momento esatto in cui l’utente manifesta l’intento di andarsene è infatti un ottima tattica per trattenerlo sul sito e, magari, convincerlo ad effettuare una conversione!

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