Massimo interprete dell’HTML, vale a dire il codice utilizzato per scrivere la grandissima parte delle pagine web, il browser è il programma che ci permette di visualizzare i contenuti dei siti web. E anche di interagire, garantendoci una navigazione confortevole, interessante e sicura. Nella lunga storia di questo fondamentale strumento i più noti e diffusi sul mercato sono attualmente cinque: Explorer, Firefox, Chrome, Safari e Opera.
In base ai risultati di un’approfondita indagine condotta da ShinyStat™ su un campione costituito dal 50% circa del proprio network, in particolare di siti italiani con campionamento omogeneo sugli account, emerge un’interessante classificazione dei browser con i valori percentuali del relativo utilizzo.
La parte del leone la fa, ovviamente, Internet Explorer, browser di marca Microsoft, che viene utilizzato per navigare dal 59,6% del campione preso in esame dalla società specializzata nell’offerta di strumenti di web analytics per l’analisi dell’audience digitale. Quindi, sei navigatori su dieci lo scelgono, a conferma di quanto il mondo Microsoft sia da una parte ancora ampiamente leader in questo segmento e, più in generale, nella componente software che anima i computer dell’utenza.

Certamente, resta sullo sfondo un altro tema, legato all’emergenza di nuovi competitor che stanno progressivamente erodendo quote di mercato a Explorer che storicamente ha sempre avuto la leadership. E chi c’è subito dietro lo strumento distribuito dalla multinazionale statunitense di Redmond, seppur a una certa distanza?

Con il 23,1% si posiziona Firefox, browser che conferma la propria costante diffusione, proposto da Mozilla Europe, l’organizzazione senza fini di lucro che contribuisce alla realizzazione dell’omonimo progetto il cui obiettivo è preservare la possibilità di scelta e l’innovazione su internet.
Poi, con una quota del 9,6% si posiziona Chrome, browser lanciato solo due anni fa da Google.
Il resto se lo dividono gli ultimi due browser diffusi in Italia: il mondo Apple è quarto con Safari ad una quota del 6,2%, mentre quinto è Opera con una percentuale di 1,5%.

Nei prossimi approfondimenti sul tema, saranno disponibili i dati relativi alla distribuzione delle varie versioni.